Con questo articolo inauguriamo la sezione di psicologia, in collaborazione con Comunicarea.
La psicologia è la scienza del comportamento e dei processi mentali con lo scopo di promuovere il miglioramento della qualità della vita.
La psicologia riguarda molti aspetti della nostra vita e influenza le leggi e la politica sociale.
Lo scopo di questa psicologia è vasto ed include argomenti come le relazioni umane, la gestione delle emozioni, la percezione, la memoria, il rapporto mente-corpo.
Le radici della psicologia sono rintracciabili nel V e IV Secolo a.C. nella speculazione filosofica intorno al tema della formazione dell’individuo ovvero, la domanda: le capacità umane sono innate o acquisite attraverso l’esperienza?
La psicologia come scienza nasce alla fine del XIX secolo con l’idea che la mente e il comportamento possano essere soggetti ad analisi scientifica. Il primo laboratorio sperimentale di psicologia è stato fondato da Wilhelm Wundt all’Università di Lipsia, nel 1879.
Tra le prima “scuole” di psicologia del XX secolo troviamo lo strutturalismo (la psiche come “sommatoria” e strutturazione di elementi semplici di base: affetti, sensazioni, percetti, ecc.), il funzionalismo (la psiche come l’organismo si adatta all’ambiente sociale e fisico), il comportamentismo (il concetto che il comportamento esplicito dell’individuo è l’unica unità di analisi scientificamente studiabile della psicologia), la psicologia della Gestalt (incentrata sui temi della percezione e dell’esperienza) e la psicoanalisi (è la teoria dell’inconscio della psiche umana su cui si fonda una disciplina, nota come psicodinamica).
Ad oggi la psicologia studia i processi umani attraverso diverse prospettive che analizzano da differenti punti di vista e con approcci diversi i vari problemi che si prospettano, spesso con il ricorso all’interdisciplinarietà. Esempi in questo senso possono essere la disciplina biologica, comportamentale, cognitiva, psicoanalitica e fenomenologica.
La prospettiva biologica differisce da tutte le altre perché si fonda su principi parzialmente presi dalla biologia: i biopsicologi, infatti, tentano di spiegare i principi psicologici con il ricorso ai principi della biologia avvicinando, così, la psicologia a tutte le altre materie scientifiche.
A seconda dell’ambito dell’attività umana cui ci si riferisce, quindi, le principali specializzazioni possono essere: la biopsicologia, la psicologia cognitiva, la psicologia evolutiva, la psicologia sociale e della personalità, la psicologia clinica e il counseling, la psicologia delle organizzazioni e ingegneristica.
Attualmente il lavoro d’equipe è il metodo più efficace per favorire il raggiungimento degli obiettivi professionali e per tutelare ogni professionista da eventuali rischi di isolamento e di burnout (l’esito patologico di un processo stressogeno che interessa, in varia misura, diversi operatori e professionisti che sono impegnati quotidianamente e ripetutamente in attività che implicano le relazioni interpersonali), soprattutto all’interno di contesti socio-assistenziali. Il gruppo di lavoro rappresenta, quindi, una vera e propria risorsa, prevedendo la collaborazione di più figure professionali (medici, infermieri, psichiatri, psicologi, psicoterapeuti, operatori socio-assistenziali, educatori e altri specialisti secondo la struttura di riferimento), che operano in modo integrato in ciascuna fase di un progetto d’intervento efficace volto a migliorare la qualità della vita delle persone: dalla progettazione, all’attuazione ed alla valutazione.[1]
Di Edoardo Bonsignori che ormai scrive periodicamente per L’Eclettico gli articoli di psicologia.
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[1] Fonti: Atkinson & Hilgard’s. Introduzione alla psicologia di William W. Atkinson, Ernest R. Hilgard; Psicologia generale di Dennis Coon,John O. Mitterer