Da quando si è saputo del Coronavirus, sono stati in molti a chiedermi come passo le mie giornate in Cina e sono stata spesso contattata da parenti e amici anche per avere conferma di alcune notizie trasmesse da telegiornali e siri stranieri. Non essendo un medico e nemmeno un politico, posso solo raccontare quello che vivo in prima persona e la mia personale percezione di come viene gestita la situazione intorno a me, senza dare giudizi e indicazioni.

Avendo una buona conoscenza della lingua cinese posso leggere e informarmi tramite i siti e le applicazioni del governo locale che condivide in tempo reale e in modo trasparente i dati del coronavirus con tutta la popolazione. La situazione non è assolutamente da sottovalutare e bisogna rimanere vigili, però molte notizie fuori dalla Cina vengono manipolate e si nutrono della paura e dell’ansia delle persone per fomentare un razzismo latente e davvero pericoloso. Vivendo in Cina, a Chongqing, in una municipalità con una popolazione di circa 30 milioni di persone, posso dire che in questo periodo per niente facile le persone mantengono comunque la calma e la lucidità nell’affrontare questa emergenza, unite al buon senso e all’educazione.  In TV, sui giornali, tramite applicazioni e materiale distribuito all’ingresso dei palazzi, così come su alcuni cartelloni messi in punti strategici, si ricorda costantemente ai cittadini come limitare il contagio, proteggersi e proteggere il prossimo da eventuali rischi di trasmissione del virus e chi contattare in caso di necessità.

Gli ascensori vengono disinfettati 2 volte al giorno nel mio palazzo e gli addetti alle pulizie firmano il giorno, l’ora e il proprio nome e cognome.

Tutti gli spazi pubblici vengono costantemente disinfettati e la spazzatura ritirata come al solito. I supermercati sono aperti così come le farmacie e non mancano i prodotti che servono quotidianamente. Il servizio di consegna a domicilio funziona correttamente e gli acquisti, così come la posta vengono lasciati all’ingresso del palazzo, permettendo alle persone di condurre una vita normale limitando notevolmente il rischio di esporsi al contagio.  Non siamo chiusi in casa dal governo come spesso si sente dire all’estero, nessuno ci vieta di uscire dalle nostre abitazioni e nessuno ci minaccia se lo facciamo.

Sulla via dove abito ogni giorno vengono disinfettati gli spazi pubblici.

Viene fatto appello al buonsenso delle persone, al fatto che uscendo di meno e mettendosi in auto-quarantena se si ritorna da altre città può effettivamente diminuire il rischio di contagio e dunque evitare di andare a pesare sugli ospedali e il personale medico che stanno svolgendo un lavoro invidiabile ma che sono altrettanto sfiniti dalla fatica e a corto di risorse.  Il sacrificio che viene fatto da parte delle persone è una scelta maturata nel rispetto del prossimo e nella consapevolezza che ognuno di noi gioca un ruolo fondamentale nel limitare il contagio. Se abbiamo necessità di uscire lo facciamo per un tempo molto limitato e utilizzando sempre la mascherina.

Questi striscioni ricordano ai cittadini di limitare le uscite per non aumentare il contagio.

Tutti i cittadini mostrano grande collaborazione, all’ingresso di ogni palazzo, supermercato , fermata della metropolitana e via dicendo mettendosi in file per farsi misurare la temperatura corporea dal personale incaricato di eseguire i controlli di sicurezza. Tramite alcune applicazioni si possono anche reperire informazioni ufficiali in tempo reale sui contagi più vicini a dove uno abita, in modo da potersi proteggere e prendere le necessarie precauzioni. Ad esempio, nello screenshot qui sotto, l’applicazione fa sapere che il contagio più vicino alla mia abitazione è stato a 190 metri e mi vengono indicate le zone più a rischio in maniera esatta e trasparente, evitando così che vengano divulgate notizie non vere che alimentano il panico.

Seguire le indicazioni del governo locale e dei medici è essenziale, così come monitorare la propria salute e sapere a chi rivolgersi in caso di emergenza.

Alcuni uffici (pochi) hanno ripreso a lavorare nelle proprie sedi seppur con tempi ridotti, mentre le scuole e le università rimangono ancora chiuse, così come le attrazioni turistiche. Per molti all’estero questo viene tradotto come un periodo morto nel quale un intero paese è fermo. In realtà, sono tantissime le aziende che permettono ai lavoratori di svolgere le proprie mansioni da casa. Inoltre, le scuole, grazie al supporto di varie applicazioni stanno continuando a svolgere le lezioni con i propri studenti, assicurando che non venga perso l’anno scolastico e che l’apprendimento dei giovani continui come da programma. Molti musei hanno aderito all’iniziativa di permettere ai cittadini tramite le loro applicazioni di effettuare delle visite guidate tramite realtà virtuale delle più celebri collezioni d’arte, riuscendo con grande successo a stimolare grandi e piccoli ad avvicinarsi alla cultura anche in un periodo non facile come questo.

All’ingresso di un palazzo viene misurata la temperatura corporea e si richiede ai cittadini di registrare la propria presenza tramite un codice QR per eventuali notifiche su casi di contagio nelle vicinanze e per ogni altra emergenza.

L’accesso alle informazioni in tempo reale, così come la possibilità di continuare a studiare o svolgere il proprio lavoro da casa hanno un impatto importante e positivo sulla vita delle persone. La fiducia nel governo, e nelle missioni diplomatiche in Cina per noi stranieri, è essenziale per poter affrontare al meglio questo periodo. Personalmente dispiace molto sentire notizie riguardo a storie non vere che vengono diffuse all’estero e all’isteria collettiva che aumenta di giorno in giorno. Essere cauti è importante così come essere lucidi e fidarsi delle autorità competenti, dei medici e di coloro che combattono il virus in prima linea. I primi miglioramenti qui in Cina sono già tangibili e questo è dovuto anche al grande senso di responsabilità delle persone, alla volontà di informarsi e verificare le fonti delle notizie, rifiutando di cadere in trappole mediatiche volte solo a scatenare panico e odio tra persone di diverse etnie e culture. I dati ufficiali pubblicati e aggiornati in tempo reale si possono consultare al seguente link (in lingua cinese).

Articolo a cura di: Lorella Brienza

Immagine di copertina: Da sinistra il palazzo WFC di Chongqing con le scritte in cinese “Forza Wuhan! Forza Chongqing! Forza Cina!” mentre a destra si vede una parte del Teatro Guotai con la sua particolare architettura. Foto di: Lorella Brienza. Vietata la riproduzione senza il consenso dell’autore.

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