L’ ASMR, cioè l’acronimo di “Risposta autonoma del meridiano sensoriale” (in inglese “Autonomous sensory meridian response”),  è un “orgasmo mentale” o anche “orgasmo cerebrale”. Si tratta di un fenomeno in crescita che ha poco a che fare col sesso nonostante si tratti comunque della ricerca di un particolare tipo di piacere.
Si utilizza la parola ASMR per indicare una sensazione molto piacevole, un particolare formicolio al cuoio capelluto, lungo la schiena o sulle spalle, accompagnato molte volte da un senso di totale relax psico-fisico. La sua esistenza non è ancora stata dimostrata da prove scientifiche, ma diverse sono le persone che affermano di provare l’ASMR nel percepire dei rumori particolari, un determinato suono oppure osservando i gesti di un individuo capace di provocarlo. Secondo Google ci sarebbero più di 5,2 milioni di video ASMR su You Tube, con un interesse crescente del 200%.
Questa pratica si è diffusa molto grazie a Internet: diversi sono gli youtuber che pubblicano video in grado di provocare “l’orgasmo mentale”.
Secondo un articolo del portale AlFemminile la parola ASMR è stata inventata nel 2010 da Jennifer Allen (autrice e commentatrice americana), conosciuta con lo pseudonimo di Envelope Nomia, in risposta a molte persone che, sul forum SteadyHealth, affermavano di averlo provato. La parola “meridiano” sarebbe un eufemismo per indicare l’orgasmo, mentre la “risposta autonoma” allude alla diversità delle reazioni che possono cambiare da individuo a individuo. Ma in rete circolano anche altre espressioni per indicare l’ASMR. Qualche esempio: “formicolio alla testa”, “formicolio cerebrale”, “formicolio spinale”, “massaggio cerebrale” e così via.
Sempre AlFemminile fa notare come il pittore e personaggio televisivo statunitense Bob Ross venga considerato il precursore di questa pratica. Ross realizzava dei video estremamente rilassanti in cui si ascoltavano solo la sua voce e il rumore dei pennelli sulla tela. Stimoli uditivi, visivi o di altra natura come questi sono chiamati “trigger“. Ne esistono molti. Si va dall’ascolto di persone che bisbigliano o praticano il soft-speaking (parlare a bassa voce e dolcemente), a quello di determinate musiche che “mettono i brividi”.

Il fenomeno dell’ASMR in questi anni ha fatto discutere. Emerge spesso una sorta di legame tra “l’orgasmo cerebrale” e il piacere sessuale. In realtà chi lo sperimenta non la vede in questa maniera. Anzi: sostiene che il piacere che se ne ricava è più simile a un’estrema forma di rilassamento.

Sull’ASMR al momento non sono ancora state svolte indagini specifiche. Questo, però, non significa che questa pratica non possa essere scientificamente dimostrata nei prossimi anni. Esistono alcune ipotesi in campo, come rileva il portale AlFemminile. Per esempio il professor Steven Novella dell’Università di Yale sostiene che possa trattarsi di una risposta sensoriale al piacere simile a una perdita di controllo, mentre il professor Tom Stafford dell’Università di Sheffield afferma la necessità di continuare a esplorare e studiare il fenomeno, nonostante l’evidente difficoltà dell’indagine.

Guardando i video degli youtuber che spopolano in rete si può osservare come il metodo più diffuso per provocare un “orgasmo mentale” sia l’ascolto di voci che sussurrano (il cosiddetto “whispering“). I creatori di questi video parlano con un’intonazione sussurrata e dolcissima. Un altro sistema tipico adottato è il “gioco di ruolo” (“role-play”), in cui il creatore simula gestualità quali il taglio dei capelli o la seduta di psicoterapia. Un esempio concreto è Heather Feather, popolare “ASMRtist” con più di 530.000 iscritti sul proprio canale YouTube.

Gli appassionati di ASMR affermano di aver risolto problemi di ansia, attacchi di panico e insonnia. Senza dubbio si tratta di una pratica che aiuta il rilassamento più profondo – fino all’addormentamento vero e proprio – e che comporta effetti fisiologici molto piacevoli.

Fonti: Giuliani, ASMR: cos’è l’orgasmo mentale di cui non potrai più a fare a meno, Al Femminile, 28 giugno 2018; Chiara ASMR, il potere di un sussurro, Mondadori, 2019; Sanavio, Cornoldi, Psicologia Clinica, Bologna, Il Mulino, 2001.

In collaborazione con “Comunicarea”.

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