Beni pubblici incendiati, strade bloccate, lancio di sassi, barriere costruite con pneumatici ed altri oggetti per ostacolare l’ingresso negli ospedali e distributori di benzina presi d’assalto. La Guadalupa, isola del Mar dei Caraibi facente parte dei Dipartimenti d’oltremare francesi, è al centro di contestazioni sempre più estese e violente contro le nuove restrizioni imposte da Macron per contenere l’avanzata del Covid – 19. Lo Stato non riesce a ristabilire l’ordine, né a contenere le proteste, tant’è che venerdì il prefetto dell’isola ha annunciato l’introduzione del coprifuoco, con effetto immediato, dalle 18 alle 5 del mattino, e la chiusura delle scuole nel fine settimana. Per Macron è una complicazione ulteriore in vista delle presidenziali che si terranno tra cinque mesi.

Le manifestazioni in Guadalupa, si diceva, sono dovute principalmente all’introduzione dell’obbligo vaccinale per il personale sanitario e ospedaliero, delle case di riposo, le badanti, per i vigili del fuoco e gli operatori delle ambulanze, tutte categorie in cui si registrano bassi livelli di vaccinazione. Ma sono anche dovute ad una situazione economica che era già difficile prima dell’arrivo del Coronavirus e che la pandemia, rallentando il turismo e altre fonti di reddito dell’isola, ha aggravato. Come sottolinea Maïté M’Toumo, segretario generale del sindacato Union générale des travailleurs de Guadeloupe (UGTG): «l’obbligo vaccinale è la goccia che ha fato traboccare il vaso», riferendosi alla precedente situazione di malessere economico che affligge la popolazione dell’isola. Ma non bisogna sottovalutare, comunque, l’impatto del virus sull’isola, particolarmente colpita questa estate dalla diffusione della variante Delta che è riuscita a mettere in ginocchio il sistema sanitario locale, tutt’oggi sotto stress per l’elevato numero di contagi.

Il Governo francese ha deciso di intervenire inviando circa 200 poliziotti e gendarmi sull’isola, in particolare delle divisioni Raid (Recherce, assistence, intervention, dissuasion) e GIGN (Groupe d’interention de la Gendarmerie nationale) che operano in maniera simile alle SWAT statunitensi e che per questo sono state al centro di alcune polemiche per il loro elevato livello di militarizzazione.

Nel frattempo il procuratore della Repubblica di Pointe – à- Pitre, Patrick Desjardins, ha annunciato l’apertura delle indagini su quanto accaduto in questi giorni e per gli attacchi ai magazzini e altri negozi. Quel che sta accadendo, infatti, è che alcuni stanno approfittando della situazione di caos sull’isola per commettere furti e violenze ai danni della popolazione.

Ma il problema maggiore riguarda quel che sta accadendo negli ospedali. Non solo il rischio è quello di rendere difficile il lavoro dei soccorritori, spesso bloccati per strada dalle barricate. È nelle strutture ospedaliere stesse, infatti, che il problema si sta diffondendo a causa della carenza di personale: con le restrizioni imposte ai non vaccinati, infatti, mancano molti medici, addirittura il 50% in chirurgia secondo Anne-Gaëlle Pascale, responsabile sanitario per la sala operatoria dell’ospedale locale.

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